acheloo
Figlio dell'Oceano e di
Teti. Dio del fiume Acheloo, e fu ritenuto il re dei fiumi, perchè il
più grande e, secondo la tradizione, il più antico dei fiumi della
Grecia. Acheloo era rivale di Ercole nel suo amore per Deianira, col
quale lottò e s'ebbe la peggio, ma, potendo Acheloo assumere varie
forme, si cangiò prima in serpente e poi in toro. Egli fu però vinto
sotto questa forma da Ercole, e spogliato di uno dei suoi corni,
ch'egli però recuperò, cedendo il corno di Amaltea. Secondo la
leggenda, questo fiume rassomigliava, nel suono delle sue acque, alla
voce di un toro; i suoi meandri diedero origine alla storia della sua
trasformazione in serpente. La vittoria di Ercole si riferisce
all'incanalamento, mediante il quale Ercole confinò il fiume nel suo
letto, guadagnando così una vasta distesa di terreno simboleggiato nel
corno dell'abbondanza. Ovidio raffigura Acheloo appoggiato sopra un
braccio, col capo cinto di verdi canne, e un manto verde intorno, e con
un solo corno, perchè l'altro gli fu rotto da Ercole. Fu anche
rappresentato sotto forma di serpente o di toro, e spesso con testa
umana, munita di corna.
Bibliografia
Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928