adamo



La pia signora Bourignon era sicura che Adamo fosse ermafrodito, come i primi uomini del divino Platone.
Dio le aveva rivelato questo grande segreto. Ma io, che non ho avuto simili rivelazioni, non ne parlerò affatto. I rabbini ebrei hanno letto le opere di Adamo; sanno il nome del suo precettore e della sua seconda moglie; ma, poiché non ho letto questi libri del nostro primo padre, non ne farò parola. Certe dottissime teste vuote restano sbigottite quando, leggendo i Veda degli antichi brahmani, apprendono che il primo uomo fu creato in India ecc.; che si chiamava Adimo, che significa il generatore; e che sua moglie si chiamava Procriti, che significa la vita. Costoro asseriscono che la setta dei brahmani è incontestabilmente più antica di quella degli ebrei; che solo molto più tardi gli ebrei poterono scrivere in lingua cananea, perché fu solo molto più tardi che si stabilirono nel piccolo paese di Canaan; dicono che gli indiani furono sempre inventori e gli ebrei sempre imitatori; gli indiani sempre ricchi di ingegno e gli ebrei sempre rozzi;
dicono che è ben difficile che Adamo, il quale era rosso e aveva i capelli, sia il padre dei negri, che son neri come l'inchiostro e sulla testa hanno della lana nera. Ma quante non ne dicono costoro? Io, per me, non dico niente: lascio
queste ricerche al reverendo padre Berruyer, della compagnia di Gesù; egli è l'uomo più innocente che io abbia mai conosciuto. Hanno bruciato il suo libro come opera di un miscredente che vuol mettere in ridicolo la Bibbia; ma io posso assicurare che quel che ha scritto è assolutamente privo di malizia.






Bibliografia

Voltaire, F.-M. Dizionario filosofico