ansia
1. Stato di agitazione, di
forte apprensione, dovuto a timore, incertezza, attesa di qualcosa:
essere, stare in a. per qualcuno, per qualche cosa; quando dopo tanto
tempo l’a. ti lascia te ne accorgi benissimo: è come scendere dai
tacchi a spillo, e infilare le pantofole (Valeria Parrella). Desiderio
ardente e tormentoso: a. di gloria; L’a. d’un cor che indocile Serve,
pensando al regno (Manzoni). 2. In medicina e psicologia, il
particolare stato d’incertezza e di timore, che può riguardare
specifici oggetti o eventi oppure non averne alcuno di riconoscibile, e
che può essere accompagnato nei casi più gravi da disturbi vasomotorî e
da penose sensazioni viscerali (costrizione toracica e laringea, ecc.).
In psicanalisi, la reazione di allarme di fronte a un pericolo esterno
(oggettivo) o interno (di origine pulsionale); in partic., come
risposta dell’I0 agli aumenti di tensione istintuale o emotiva, si
distingue un’a. primaria, che si accompagna al venir meno della
capacità di controllo dell’I0 ed è, per es., presente negli incubi
notturni, e un’a. segnale, come meccanismo d’allarme che avverte l’Io
di una grave minaccia al proprio equilibrio.
Bibliografia
da Enciclopedia Treccani
www.treccani.it