Jean-Martin Charcot
Neuropatologo (n. Parigi
1825 - m. presso il lago di Settons, Nièvre, 1893). È l'esponente più
illustre della neuropatologia francese del sec. 19º. Dopo essere stato
per un decennio prof. di anatomia alla Sorbona, iniziò nel 1882
l'insegnamento ufficiale della neurologia, tenendo la cattedra di
clinica delle malattie nervose alla Salpêtrière. Come testimoniano le
sue lezioni, raccolte da D.-M. Bourneville, e la mirabile Iconographie
de la Salpêtrière (1876-80), la sua opera spaziò su tutta la
neuropatologia, il suo nome è legato all'individuazione della sclerosi
laterale amiotrofica (malattia di Ch.), alla sindrome clinica dello
stadio conclamato della sclerosi multipla (triade di Ch.: tremore
intenzionale, nistagmo, parola scandita), alle atrofie muscolari, alla
epilessia jacksoniana, alle afasie, agli studî sulla sintomatologia
dell'isteria e alla interpretazione dei fenomeni ipnotici come
espressione di anormalità nell'ambito della isteria.
Bibliografia
da Enciclopedia Treccani
www.treccani.it