Complesso



Struttura psichica che si forma (a livello conscio o inconscio) durante la vita infantile, originata da particolari esperienze emotivo-affettive nei rapporti del bambino con l’ambiente e, più direttamente, con i genitori. Mentre infatti la presenza delle figure parentali assume per via diretta un peso determinante nel costituirsi dei primi nuclei affettivi, altre influenze ambientali, specie quelle socioculturali, sono assimilate attraverso i genitori e il clima familiare nel suo insieme. Le strutture complessuali non sono necessariamente manifestazione di patologia, ma esperienze affettive necessarie al processo di maturazione della personalità; interessano invece la patologia, in forme e gradi diversi, le modalità di superamento o meno delle stesse strutture complessuali. Tra queste, tipiche sono il c. edipico, detto di Elettra nei soggetti femminili (intenso attaccamento al genitore di sesso opposto e conseguente ambivalenza affettiva verso l’altro); il c. di castrazione (originato da conflitti psichici, esprime la paura inconscia di essere menomato nella funzionalità degli organi genitali); il c. d’inferiorità (definito più propriamente come ‘sentimento’, indica l’insicurezza o la sfiducia nelle proprie possibilità dovute – se non a effettive minorazioni – a una disarmonica percezione di sé).




Bibliografia

da Enciclopedia Treccani
www.treccani.it