cosa è la psicanalisi
La psicoanalisi tenta di
rispondere a problemi che prima non erano stati neppure posti, problemi
la cui esistenza era stata spesso negata. Molto del materiale derivato
dai pazienti nevrotici interessa quella zona di semi-responsabilità a
cui non è stato assegnato alcun posto all'interno della società. Le
verità annunciate dalla psicoanalisi come importanti scoperte sono
sgradevoli, urtanti o ripugnanti, così che non ci si può sorprendere
che abbiano incontrato il ripudio generale.
Freud parlò di forze mentali che si opponevano al divenire consapevole
di certe altre parti e le chiamò "resistenze". Intuì che queste
resistenze erano forze che impedivano alla persona di conoscere una
parte della sua mente. Sia per le "resistenze" che per la parte della
mente a cui si oppongono, Freud usò il termine inconscio. Le persone
sono totalmente ignoranti rispetto alla misura di questo inconscio.
Anche con lo strumento della psicoanalisi servono anni di lavoro per
far conoscere ad una persona quali processi si stanno svolgendo nella
profondità della sua mente.
Keats aveva paura che la conoscenza scientifica dell'arcobaleno potesse
diminuire il godimento estetico dell'arcobaleno stesso.
Analogamente si teme che la conoscenza che la psicoanalisi possa
portare sul funzionamento della psiche dell'uomo possa portargli via
qualcosa di molto prezioso o intaccherebbe la buona opinione che ha di
se stesso.
Ci sono due risposte possibili a questo atteggiamento. Non ci sono
prove che ogni acquisizione di sapere diminuisca il senso di meraviglia
di fronte all'universo. Sembrerebbe anzi che più si conosce e più si
intuisce quanto è grande l'inconoscibile.
Bibliografia
Jones, E., Che cos'è la psicoanalisi?, Giunti, Firenze, 2002