delirio



Deriva dall’attribuzione di un significato abnorme a una percezione normale sul piano sensoriale ( percezione delirante), oppure dalla scoperta di un significato nuovo in un ricordo o in un’idea ( rappresentazione delirante). Impermeabile a qualsiasi critica o persuasione contraria, il d. si manifesta differentemente a seconda che la sindrome sia acuta o cronica: nella prima tende a essere caotico e mutevole, nella seconda a strutturarsi in un sistema vagamente coerente.

Sulla base del contenuto, vengono distinti in:

D. DI PERSECUZIONE, che si manifesta nella tendenza ad avvertire una intenzionale ostilità in avvenimenti che in realtà non hanno tale significato;

D. MALINCONICO, con idee di colpa, di autoaccusa;

D. DI GRANDEZZA, con idee di esaltazione delle proprie qualità psichiche e fisiche;

D. DI TRASFORMAZIONE, che può essere riferito alle singole persone, alla natura o all’intero cosmo;

D. MISTICO;

D. PASSIONALE, in cui la passione di base ha una struttura essenzialmente immaginaria, anche se inserita in una situazione reale.

Il d. può essere appannaggio di qualsiasi varietà di psicosi, ma nella paranoia costituisce l’essenza stessa della malattia e ha carattere di particolare sistematicità.





Bibliografia

da Enciclopedia Treccani
www.treccani.it