diniego
Disconoscimento di una
percezione. Sigmund Freud individua inizialmente il d. come il
meccanismo di difesa specifico del feticismo. Il feticista, in età
infantile, non può tollerare la percezione traumatica dell’assenza del
pene nel corpo femminile. Per non essere travolto da una soverchiante
angoscia di castrazione, rifiuta di riconoscere tale dato di realtà e
di conseguenza il suo Io subisce una stabile scissione diseguale: una
grande parte della personalità si sviluppa in modo relativamente
normale, in ossequio al principio di realtà; mentre un’altra parte
circoscritta rimane appunto scissa e, a livello inconscio, conserva la
convinzione delirante. Secondo la psicoanalisi il meccanismo difensivo
del d. e della scissione diseguale, che salva il paziente dalla follia
totale, è proprio di tutte le perversioni sessuali, ma può essere
riscontrato anche in altre gravi organizzazioni psicopatologiche di
area psicotica. L’organizzazione scissa rende ragione del fatto che può
essere difficile per l’interlocutore comprendere la gravità della
patologia di tali pazienti, che può passare a lungo inosservata. Il d.
va distinto dalla negazione, che rappresenta un meccanismo di difesa
più evoluto.
Bibliografia
da Enciclopedia Treccani
www.treccani.it