dipendenza
La dipendenza è una
condizione per cui una persona, una sostanza o un'attività diventano
indispensabili per soddisfare le nostre necessità o per farci sentire
meglio. La dipendenza è una situazione normale in alcune fasi della
vita ma può diventare una malattia; può essere fisica, psicologica
oppure psicofisica
All'inizio siamo tutti dipendenti
All'inizio della vita, la dipendenza è una condizione normale per gli
uomini e per molte specie animali, che dipendono dall'ambiente per la
loro sopravvivenza. I cuccioli di molti mammiferi, sin dai primi giorni
di vita, sono capaci di reggersi sulle zampe, ma devono essere nutriti
dalla madre. Poi i cuccioli diventano capaci di provvedere a sé stessi
e la madre li allontana, spingendoli verso una totale autonomia.
L'uomo, alla nascita e nei primi mesi di vita, dipende totalmente dalle
persone che si prendono cura di lui: deve essere nutrito, pulito e
tenuto in braccio. Con la graduale crescita, il bambino sviluppa tutte
le capacità che lo renderanno una persona sempre più autonoma. A meno
che non siano presenti alcune malattie muscolari o neurologiche (del
sistema nervoso), che impediscono il normale sviluppo motorio e che non
permettono di superare la dipendenza fisica dei primi periodi della
vita.
Dipendere da qualcuno
Il neonato non solo deve essere accudito, ma deve ricevere l'affetto
che gli è necessario. Il suo benessere fisico e psicologico è
determinato dalla amorosa attenzione alle sue necessità. Il bambino
comunica i suoi bisogni con il pianto, e la madre riesce a capirlo
perché, in questo periodo della vita, è come se madre e bambino fossero
'fusi' (relazione fusionale) in una sola persona.
Da questa situazione normale di dipendenza totale inizia il viaggio
della crescita, che conduce gradualmente all'autonomia. Il corpo e la
mente si sviluppano, cioè acquistano nuove capacità, e il piccolo, con
l'aiuto dei suoi genitori, impara sempre di più a cavarsela da solo.
Crescere è un vero e proprio lavoro, soprattutto psicologico, perché
non è facile rinunciare alla protezione offerta dai genitori e dovere
affrontare le piccole o grandi prove della vita di tutti i giorni.
Anche per i genitori è faticoso rinunciare alla dipendenza dei propri
figli, perché essa li fa sentire indispensabili. Superare la dipendenza
e divenire autonomi significa diventare protagonisti della propria
vita, capaci di costruire legami amorosi maturi (amore).
L'espressione "non posso vivere senza di te" può essere il segnale di
una dipendenza eccessiva. Infatti, chi non riesce a superare la
dipendenza sceglie senza rendersene conto, come compagno o compagna,
qualcuno che dovrà provvedere ai suoi bisogni psicologici, proprio come
fa un genitore con il bambino. In questo tipo di coppia, chi fa la
parte del genitore talvolta è debole e immaturo come la persona che
dipende da lui e utilizza la dipendenza dell'altro per sentirsi
importante e indispensabile.
Dipendere da una sostanza o da realtà virtuali
Nell'adolescenza e nell'età adulta si può sviluppare la dipendenza
patologica da molte sostanze dannose: alcol, fumo, droghe, farmaci.
L'origine di queste dipendenze è psicologica: queste sostanze danno la
sensazione di un benessere fasullo oppure fanno credere di essere più
forti di fronte alle difficoltà. In questo modo si cerca l'evasione
dalle responsabilità della vita.
Queste sostanze modificano il funzionamento della mente e
dell'organismo e danneggiano gravemente alcuni organi. Le persone
dipendenti non possono più fare a meno delle droghe perché quando non
le utilizzano entrano in uno stato di sofferenza fisica e psicologica
detta sindrome da astinenza.
Anche i videogiochi e la navigazione in Internet possono creare
dipendenza in quanto offrono la possibilità di sfuggire al confronto
con le difficoltà della vita reale, permettendo di vivere in una realtà
virtuale e completamente sotto controllo. Gli incontri in rete, le
chat, per alcuni rappresentano una alternativa più facile agli incontri
della vita quotidiana ed è possibile che queste situazioni si
trasformino in nuove forme di dipendenza.
Bibliografia
da Enciclopedia Treccani
www.treccani.it