individuazione
Concetto centrale nella
psicologia analitica, per individuazione in psicologia analitica si
intende il divenire di una personalità, il processo di trasformazione
di una individualità in riferimento a una sostanza comune o collettiva.
In che modo una sostanza comune diviene questa sostanza specifica? In
che modo gli elementi costitutivi degli esseri umani definiscono questo
preciso essere umano che ho di fronte? In che rapporto sono gli
elementi singoli con gli elementi universali?
Jung pone la natura collettiva e quella individuale in una condizione
di reciproco rinvio e inclusione attraverso ripetuti passaggi di
differenziazione e integrazione. Questi due movimenti fanno riferimento
a un terzo elemento che li lega e li accomuna. La differenziazione è la
distinzione di una parte rispetto a un'altra e rispetto al tutto. La
parte in questione acquisisce in questo passaggio una quota di
autonomia, cioè prende visione "dall'esterno" della inconscia identità
o confusione col tutto. L'integrazione segue questo momento di momento
di isolamento e riconduce alla dipendenza e alla etoronomia la parte
"scissa", risaldando l'opposizione e il conflitto.
Si parla dei caratteri e dei livelli dell'individuazione.
- Caratteri. Possibilità sul piano delle significazione e necessità sul
piano biologico, eccezionalità sul piano normativo, individualità e
collettività e non di individualismo e collettivismo, creatività.
- Livelli. Oggettivo: l'individuazione è la differenziazione che
consente all'Io di operare il faticoso riconoscimento delle parti
inconsce; soggettivo: l'individuazione, nel senso di differenziazione e
integrazione, avviene in questo caso rispetto agli elementi esterni e
intersoggettivi, cioè rispetto all'identità dell'uomo nei confronti
degli altri uomini che lo circondano. Un ulteriore livello di
individuazione è sul piano spirituale e morale.
Bibliografia
Pieri, P. F., Dizionario junghiano, Bollati Boringhier, Torino 1998