ombra
Nella psicologia analitica
il termine è usato per indicare l'altro lato della personalità, la
parte oscura indifferenziata e inferiore della psiche.
In quanto ombra questa parte inferiore non può che seguire la coscienza
e la parte in vista della personalità ovunque esse vadano.
L'ombra però è una unità complessa dotata di autonomia, il negativo di
ciascun individuo che questo può percepire solo sentimentalmente o
intuitivamente. L'ombra non può essere definita, se ne può solo fare
esperienza.
Il termine è allo stesso tempo un concetto e una metafora. Come
concetto la parola assume un senso empiristico e operazionistico,
guadagna una definizione (parte non accettata della personalità,
archetipo, immagine archetipica) e una collocazione all'interno della
psiche. Come metafora il termine mantiene una sua imprescindibile
capacità evocativa e una indefinita polisemia.
L'ombra chiama all'azione l'uomo, lo spinge alla trasformazione. Essa è
l'immagine di uno sfondo su cui si scaglia la nostra esistenza. L'ombra
è l'intervallo della luce necessario alla luce stessa, è l'assenza di
luce che consente la luce, come il silenzio tra le note consente il
dipanarsi della musica.
Bibliografia
Pieri, P. F., Dizionario junghiano, Bollati Boringhier, Torino 1998