gelosia
Stato emotivo complesso,
caratterizzato da manifestazioni di ambivalenza affettiva, verso una
persona per cui il soggetto nutre un particolare interesse. Il
sentimento di g. va considerato, in forme e gradi diversi, fenomeno
morboso, e infatti lo si riscontra in soggetti psicopatici, nevrotici,
in personalità immature o, comunque, condizionate da particolari
pressioni socioculturali. La tendenza alla g. viene spesso riportata a
situazioni complessuali vissute in epoca infantile (formazione reattiva
del complesso edipico), eventualmente alimentate da influssi ambientali
e, anche, da un maldestro atteggiamento educativo dei genitori. Tipica
dell’età infantile è la g. fraterna, che nella prima età si sviluppa
nel fratello maggiore, che ravvisa nel fratellino un usurpatore delle
cure materne; in una fase più avanzata si sviluppa nel secondo per
effetto dei vantaggi che l’età consente al primogenito: ne sono indizio
manifestazioni di aggressività, condotte simboliche, sintomi nevrotici
isolati (tic ecc.). Manifestazione propria dell’età adulta, e
nettamente patologica, è il delirio di g., che frequentemente, ma non
esclusivamente, si osserva negli alcolisti, e che si distingue dalla g.
passionale perché è basato su premesse (percezioni deliranti, deliri
d’interpretazione) chiaramente morbose.
Bibliografia
da Enciclopedia Treccani
www.treccani.it