Otto Kernberg



Psicanalista statunitense di origine austriaca (n. Vienna 1928). Uno tra i più importanti psicanalisti contemporanei, assumendo una posizione intermedia tra teoria pulsionale e teoria delle relazioni oggettuali propone un'integrazione tra la visione dello sviluppo psichico delineata dalla psicologia psicanalitica dell'Io e quella proposta dalla psicanalisi kleiniana, basata sui concetti di scissione e di identificazione proiettiva. L'utilizzazione combinata di tali approcci teorici trova il suo fondamento clinico nel trattamento di pazienti gravemente disturbati (personalità narcisistiche, borderline) al quale K. ha dedicato gran parte della sua attività clinica.

VITASi trasferì in Cile nel 1939, dove si laureò in medicina (1953) specializzandosi in psichiatria. Nel 1959 andò negli Stati Uniti, dove ha diretto il progetto di ricerca in psicoterapia della Menninger Foundation. È stato didatta e supervisore presso il Center for psychoanalytic training and research della Columbia University. Dal 1997 al 2001 è stato presidente dell'International psychoanalytical association (IPA). Ha diretto l'Istituto dei disordini della personalità presso il New York Presbyterian Hospitale e ha insegnato psichiatria al Weill Cornell Medical College della Cornell University.

OPERETra i suoi numerosi saggi occorre citare: Borderline conditions and pathological narcissism (1975; trad. it. 1978); Severe personality disorders (1984; trad. it. 1987); Psychodinamic psychotherapy of borderline patients (1989; trad. it. 1996); Love relations. Normality and pathology (1995; trad. it. 1995); Ideology, conflict, and leadership in groups and organizations (1998; trad. it. 1999); A primer of transference-focused psychotherapy for the borderline patient (con F. E. Yeomans e J. F. Clarkin, 2002).





Bibliografia

da Enciclopedia Treccani
www.treccani.it