Marxismo



Insieme delle dottrine economiche, politiche, filosofiche elaborate da K. Marx (e da F. Engels) e i loro sviluppi a opera degli intellettuali che si sono richiamati a esse.

I PRIMI MARXISTI

Durante la Prima Internazionale i sostenitori di Marx erano definiti polemicamente marxisti dai loro avversari. Fu Engels a fornire una prima sistematizzazione del m., con il saggio Anti-Dühring (1878) e la pubblicazione del secondo e del terzo volume de Il Capitale (1867-79). Il m., affermatosi nel socialismo tedesco e nell'Internazionale, penetrò nella cultura europea, sviluppato da intellettuali come K. Kautsky, G.V. Plechanov, A. Labriola, M. Adler (1873-1937). Nel contesto della Seconda Internazionale E. Bernstein (I presupposti del socialismo e i compiti della socialdemocrazia, 1899) attaccò l'ortodossia marxista, auspicando una declinazione del m. in senso riformista. Contro i cd. revisionisti si schierarono Kautsky (punto di riferimento dell'elaborazione politico-strategica ispirata al m.) e R. Luxemburg.

LA FINE DELL'ORTODOSSIA MARXISTA

L'inizio del 20° sec. vide la disgregazione del m. della Seconda Internazionale e l'emergere di nuove correnti: dopo la rivoluzione russa del 1905, si consolidò la sinistra marxista radicale animata da Luxemburg e da V.I. Lenin; negli stessi anni la socialdemocrazia russa si divise (1902) nelle correnti bolscevica e menscevica, in polemica sul ruolo della classe operaia nell'imminente processo rivoluzionario; contemporaneamente si diffusero le tesi del francese G. Sorel (Riflessioni sulla violenza, 1908), teorico del sindacalismo rivoluzionario.

TRA MARX E STALIN

La crisi del m. si aggravò con la Prima guerra mondiale, in seguito al voto dei socialdemocratici tedeschi a favore dei crediti di guerra (che determinò il radicalizzarsi della polemica tra riformisti e rivoluzionari) e si compì con la rivoluzione bolscevica (1917); negli anni successivi si affermò il m. di Lenin, grazie alla fondazione della Terza Internazionale (1919) e dei partiti comunisti. Negli anni Trenta si cristallizzò nell'urss il cd. marxismo-leninismo, che assurse a ideologia ufficiale del partito. Nel resto d'Europa la riflessione critica sul m. fu condotta da intellettuali come l'ungherese G. Lukács, il tedesco K. Korsch, l'italiano A. Gramsci, e dagli esponenti del cd. austromarxismo (Adler, R. Hilferding, O. Bauer).





Bibliografia

da Enciclopedia Treccani
www.treccani.it