un mio personale e inutile tormento



Noi sapiens ci siamo evoluti in questo mondo per milioni di anni. Siamo parte di un sistema di cellule, di gravità, di rapporti di forze, di colori, di materia. Tutto ciò che ci circonda ci ha plasmato, è nostro, profondamente nostro, appartiene ai nostri geni, ai nostri archetipi, alle nostre risorse. Noi siamo il mondo che ci circonda e il mondo noi. Siamo così imbevuti di tutto ciò all'interno del quale ci siamo filogeneticamente formati da essere indistinguibili da esso. Il nostro corpo è costituito degli stessi elementi fondamentali non solo degli altri animali ma anche delle piante e delle rocce.

Se questo è vero allora ha ragione Hillman quando afferma che tutto ciò che ci circonda è anima e qualsiasi cosa noi facciamo è espressione dell'anima. Detto con parole mie: ogni evento esterno è un evento interno, come fuori così dentro, come in alto così in basso. Tutto il creato risponde a una sola grande legge.

Se questo è vero per indagare il mondo esterno è sufficiente guardarsi dentro. Perché dentro di noi sono nascosti i grandi misteri del mondo che ci circonda. Per scoprire cosa abbiamo di fronte basta conoscere noi stessi e viceversa.

Se questo è vero, infine, la scienza non esiste, così come non esiste l'oggettività e l'obiettività. Tutto sarebbe psicologia, tutto sarebbe psiche, tutto ancora sarebbe anima. Essendo parte del tutto che indaghiamo non possiamo indagare nulla obiettivamente perché rispondiamo alle stesse leggi del fenomeno che vogliamo indagare. Il nostro metodo di indagine è viziato a priori. Quindi ogni scienza è psicologia.