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Ancile




Era così chiamalo una specie di scudo, miracolosamente sceso dal cielo, e consacrato a Roma nel tempio di Marte. Gli aruspici, consultati intorno a così strano prodigio, ne trassero infallibile indizio che l'impero del mondo fosse serbato a quella città nella quale il sacro arnese venisse custodito. Perciò Numa Pompilio, per impedire che fosse rapito, ne fece fabbricare altri undici, perfettamente eguali, lutti gli anni nel mese di maggio, si portavano gli ancili in processione, attorno a Roma, e durante la solennità era vietato prendere le armi o iniziare qualsiasi impresa.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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