Anello
L'uso
degli anelli portati alle dita come ornamento è antichissimo. Presso i
Romani l'anello serviva a distinguere i differenti ordini cittadini. I
nobili portavano l'anello d'oro; i cavalieri l'anello di ferro. Il
marito dava un anello alla sua sposa nel giorno di nozze, ed era pegno
dell'unione che si contraeva Il momento in cui il marito dà l'anello
alla giovane sposa davanti al sacerdote, dice un vecchio libro di
segreti, è della massima importanza. Se il manto ferma l'anello appena
entratovi il dito, e non passa alla seconda giuntura, la donna sarà
padrona, ma se accompagna l'anello fino alla radice del dito, egli sarà
capo e sovrano. Questa idea è ancora in voga; così le signorine ben
educate procurano di curvare il dito anulare al momento in cui ricevono
1 anello, in modo di fermarlo alla prima giuntura. Le giovani inglesi
che osservano la stessa superstizione, fanno il più gran caso
dell'anello matrimoniale, a motivo della sua proprietà meravigliosa.
Credono ohe mettendo uno di questi anelli in un berretto da notte, e
ponendolo sotto il guanciale, vedranno la notte in sogno il marito che
è loro destinato. Vedi Agnese (Sant') — Amatore — Caterina d'Alessandria (Santa) —
Cuore — Fede — Fedeltà — Nobiltà — Pietro
(San) Ricordo del bene ricevuto — Servitù —
Vescovo — Vìncolo matrimoniale.
Bibliografia
Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928