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Anfiarao




Figlio di Oicle e d'Ipermnestra, figlia di Testio. Da parte del padre egli discendeva dal celebre veggente Melampo. Alcune tradizioni lo rappresentano come figlio di Apollo e d'Ipermnestra, ciò che non è però che un'espressione poetica per significare ch'egli era veggente e profeta. Erifile sua moglie, indicò a Polinicé, che le offriva un monile d'oro, il luogo in cui si era nascosto per non andare alla guerra di Tebe, dove egli doveva perire. Un giorno prima ch'egli fosse inghiottito dalla terra col suo carro, essendo a mensa coi capi dell'esercito, un'aquila volando gli portò via la lancia, la quale, dove la lasciò cadere, si cangiò in lauro. Il giorno seguente la terra si aperse sotto Anfiarao e l'inghiottì col suo carro, ma Giove lo rese immortale.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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