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Anna Freud: osservazioni sul comportamento infantile




Sebbene bisogna sempre guardarsi dalle formule facili e dalle interpretazioni troppo precoci, riporto qui alcune pagine di Anna Freud su come, nel 1965, si andava costituendo negli psicoanalisti dell'età infantile l'osservazione del comportamento dei bambini.

"Partendo ancora una volta che ordine, puntualità, pulizia, mancanza di aggressività sono inequivocabili indici di pregressi conflitti con tendenze anali, è possibile raccogliere simili indizi di conflitti nella fase fallica. Si tratta della timidezza e del pudore, che sono formazioni reattive e, in quanto tali, completi rovesciamenti delle precedenti tendenze esibizionistiche; c'è inoltre il comportamento comunemente descritto come buffonesco e clownesco che, nell'analisi, si è rivelato come una deformazione dell'esibizionismo fallico, e in cui l'esibizione viene spostata dall'ostentazione di un pregio dell'individuo a quella di un suo difetto. La mascolinità esagerata e l'aggressività fastidiosa sono ipercompensazioni che tradiscono sottostanti angosce di castrazione. Le lagnanze per il fatto di essere maltrattati e oggetto di discriminazione sono una trasparente difesa contro fantasie e desideri di passività. Se un bambino lamenta di annoiarsi eccessivamente, possiamo stare sicuri che egli ha represso forzatamente le sue fantasie o le sua attività masturbatorie.
Anche l'osservazione del comportamento di un bambino durante una malattia fisica permette di trarre conclusioni riguardo al suo stato psichico interno. Un bambino malato può cercare conforto dall'ambiente, oppure può ritrarsi nella solitudine e nel sonno; la scelta di un tipo o dell'altro di reazione mostra in parte il rapporto reciproco fra il suo narcisismo e la forza relativa del suo attaccamento al mondo degli oggetti. La docile sottomissione nella malattia, alle prescrizioni del medico, alle restrizioni dietetiche e dell'attività motoria, spesso erroneamente attribuita a una presunta ragionevolezza del bambino, dipende o dal piacere regressivo di essere un passivo oggetto di attenzione e di amore, o dai sentimenti di colpa, cioè dall'idea che la malattia sia una punizione ben meritata che il bambino si è attirata Se un bambino malato ha atteggiamenti o preoccupazioni di tipo ipocondriaco, questo è un sicuro indice del fatto che egli si sente male accudito dalla madre e insoddisfatto delle cure e della protezione offertegli dall'ambiente.
Anche l'osservazione delle tipiche attività ludiche del bambino è un'utile fonte di informazioni sulla sua psiche. Le note occupazioni sublimatorie come il dipingere, il modellare, i giochi con l'acqua e con la sabbia sono indici di preoccupazioni anali e uretrali. Lo smantellamento dei giocattoli causato dal desiderio di conoscere cosa c'è dentro tradisce curiosità sessuali. E' anche significativo il modo in cui un bambino gioca con il trenino: se gode soprattutto nell'inscenare scontri (come simboli dei rapporti sessuali tra i genitori); se si preoccupa prevalentemente di costruire gallerie e linee sotterranee (che esprimono l'interesse per l'interno del corpo); se i suoi vagoni e i suoi autobus portano carichi pesanti (simboli della madre gravida); o se si interessa soprattutto della velocità e della regolarità (simboli dell'efficienza fallica). La posizione favorita di uno scolaretto su un campo di football ci svela qualcosa sui suoi rapporti intimi con i compagni nel linguaggio simbolico dell'attacco, della difesa, della capacità o incapacità a competere, a riuscire, ad adottare un ruolo attivamente mascolino, ecc. L'amore per i cavalli di una bambina tradisce o i suoi desideri autoerotici primitivi (se il divertimento si limita al movimento ritmico del cavalcare); o l'identificazione con la madre che accudisce (se si diverte soprattutto a badare al cavallo, a curarlo, ecc.); o l'invidia del pene (se si identifica con il grande e potente animale o la tratta come appendice del proprio corpo); o le sue sublimazioni falliche (se ha l'ambizione di dominare il cavallo o compiere esibizioni in groppa a lui, ecc.).
Il comportamento dei bambini verso il cibo rivela all'osservatore esperto assai più che non la semplice fissazione alla fase orale, a cui si ascrivono comunemente la maggioranza delle abitudini alimentari, e di cui l'ingordiagia è la manifestazione più ovvia. Se vi sia guarda di vicino, vi sono altri aspetti ugualmente rivelatori. Soprattutto, poiché i disturbi dell'alimentazione sono disturbi evolutivi connessi a particolari fasi e a particolari livelli dello sviluppo dell'Es e dell'Io, l'osservazione e l'esplorazione particolareggiata di questi aspetti del comportamento ne mettono pienamente in luce la funzione di segni o segnali."



Freud, A., Normalità e patologia del bambino. Valutazione dello sviluppo, 1965, Feltrinelli, Milano, 2003, pp. 16-17

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