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Apollo




Figlio di Giove e di Latona o Lete, la cui unione e la generazione di Apollo e Diana significa la unione del cielo e della notte, da cui provengono i raggi del sole e della luna. In cielo lo chiamavano Febo, perchè conduceva il carro del Sole, in terra Apollo. Egli era il Dio che presiedeva al tiro dell'arco, ai vaticini e alla musica, e più tardi fu anche Dio della luce, raffigurato nel Sole. Perciò gli antichi lo rappresentavano in diversi modi, e fu chiamato con diversi nomi. Rappresentasi comunemente nel fiore della gioventù e di maschia bellezza, coi capelli lunghi, fronte coronata dal sacro alloro, e con in mano la lira e l'arco, attributi suoi particolari. Più tardi Apollo usurpò la presidenza dell'arte medica all'antico suo Dio Peone; quindi si disse Esculapio essere figlio d'Apollo. — Animali: Cicala, emblema della musica. Colomba. Si vuole che a Napoli esistesse una statua di Apollo, la quale, oltre gli attributi che si riferiscono comunemente a questo Dio, aveva una colomba sulle spalle, e davanti gli stava Partenope in atto di adorare quest'uccello, da cui essa prese buon augurio, e le fu guida quando approdò in Italia. Corvo, che rivelò ad Apollo l'infedeltà di Coronide, il quale, per ricompensa, cangiò il corvo, che era bian¬co, in nero. Apollo stesso, per sfuggire con gli altri Dei alle persecuzioni di Tifone, si mutò in corvo. Inoltre si credeva che quest'uccello indovinasse molte cose, annunciandole con diverse voci. Callo, perchè cantando annuncia lo spuntar del sole; e forse perchè spesso gli antichi indovinavano dalla sua voce le cose buone o cattive che dovevano avvenire, secondo ch'esso cantava in tempo o fuori tempo: allusione all'oracolo di Apollo. Grifo. Lupo. La favola che, parla di Apollo servo pastore di Admeto re della Tessaglia, era una allegoria della stagione invernale, la quale pareva in certo modo rendere il Sole schiavo. Ma ritornata la buona stagione, il Dio trionfante è detto vincitore del lupo, animale dei paesi freddi e che domina di inverno, per cui ebbe il soprannome di Apollo Lido. In Delfo nel tempio di Apollo esisteva un lupo di metallo; perchè, secondo la favola, Giove per nascondere a Giunone la gravidanza di Latona, mutò questa in lupa, nel cui stato diede alla luce Apollo. Sparviero, chiamato da Omero, veloce messaggero d'Apollo; forse per la vista acutissima e per il volo veloce di quest'uccello. — Vegetali: Elianto o Corona del Sole. Giacinto. Allusione al giovanetto Giacinto, dal cui sangue Apollo fece nascere questo fiore. Il sole dissecca esternamente questa pianta, ma essa rigermoglia e rifiorisce. Lquro. Dicesi che Apollo prima si coronasse di fronde di melo, ma dopo il suo amore per Dafne, non si cinse il capo che di lauro. Oltre la leggenda di Dafne, il lauro fu dedicato ad Apollo, perchè ritenevasi aver una certa virtù occulta ignea, dando il suo legno sfregalo con l'edera il fuoco, emblema del sole. — Diversi: Arco e frecce, attributi del Dio solare che ferisce col dardo dei suoi raggi. Corona di lauro. Lira, simbolo dell'armonia dei movimenti degli astri, che viene dal sole.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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