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Arpie




Figlie di Taumante e di Elettra. Erano tre, cioè Aello, Ocipeie e Celeno. Omero le rappresenta sedute presso le Erinni sull'Oceano. Esiodo e raffigura come vergini di gran bellezza. Più tardi poeti e artisti gareggiarono nel dipingerle sotto le torme più orride e spaventose. Alcuni diedero loro capo di gallina, ali e corpo coperto di penne, braccia umane con artigli, petto bianco e gambe d uomo terminanti in piedi di gallina. Altri hanno loro dato volto di giovinette e orecchie d'orso. Alcuni supposero ch'esse siano emblemi allegorici del volar rumoroso, della distruzione, della puzza e della contaminazione delle locuste.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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