Home


Atena




Generata dal cervello di Zeus, Atena (a Roma Minerva) è
dea della scienza e delle arti, simbolo di intelligenza e di
saggezza. In origine, forse in età minoica, o ancora prima, è
venerata come dea della casa e dei vincoli familiari: una
caratteristica che conserva, sia pure marginalmente, anche
in età successive; a questa figura originaria, si sovrappone
quindi la valorosa dea Pallade, vergine guerriera. Atena
diventa, dunque, dea guerriera, che in vari miti combatte
con Ares contro dei ed eroi. Protettrice della città di Atene,
viene rappresentata con una lancia ed è impegnata anche a
curare l’amministrazione della giustizia. Insegna agli uomini
a filare, a tessere e a tingere; tra le sue invenzioni c’è anche
l’aratro. Nell’antica Grecia, le Panatenee sono le principali
feste che si tengono in suo onore; a lei gli Ateniesi dedicano
il Partenone. Tra le piante, le è sacro l’olivo, di cui fa dono
alla comunità ateniese; tra gli animali, le sono cari la civetta
e il gallo. Al centro di diversi miti, Atena è avversaria di
Poseidone, su cui prevale per la signoria dell’Attica, ed è
figura centrale nella guerra di Troia, in cui si schiera con i
Greci.
La figura di Atena non ricorre di frequente nella
favolistica, ma si segnala per un profilo del tutto coerente
con la tradizione. In una narrazione che vede protagonista
Eracle, la dea, che naturalmente spicca per la saggezza, gli
consiglia di lasciare stare la mela, simbolo di discordia: se la
si contrasta, si ingrandisce (Esopo 129 Ch.). In un’altra
narrazione (Esopo 124 Ch.), Atena, come dea della scienza e
della tecnica, realizza una casa, criticata dall’implacabile
Momo, che è giudice riguardo alle creazioni della dea, di
Zeus (il toro) e Prometeo (l’uomo). In Fedro, che cita
Minerva occasionalmente anche con il nome di Pallade
(come nelle favole 3,16 e 4,7), la dea viene definita «saggia»
dal padre Giove, perché avanza un’obiezione rispetto alla
scelta delle altre divinità di associarsi piante sterili, mentre a
lei è caro l’utile olivo (3,17).






Bibliografia


Stocchi C. Dizionario della favola antica, BUR, 2012

Torna agli articoli