Buon augurio
Asino, che fu pronostico di vittoria per Angusto, ii quale, in procinto d'attaccare il nemico, avendo incontrato un uomo che conduceva un asino; chiesto il loro nome, seppe che l'uomo si chiamava Tiche (fortuna), e l'asino Niche (vittoria). Mario trovandosi presso Fannia, vedendo un asino, il quale, ragliando fortemente e correndo, entrò in casa sua, prese questo avvenimento come augurio che sarebbe stato vittorioso se combatteva per mare. Inoltre era di buon augurio se una persona ammalata avesse visto un asino che, caduto a terra, si alzasse da se stesso, ciò che era indizio che l'ammalato si sarebbe rimesso in salute. Colomba. Venere mandò a Enea due colombe in segno di buon augurio. A Cesare le colombe furono di buon augurio, quando fecero il loro nido su una palma nel luogo che egli scelse per piantare l'accampamento, dove fece atterrare tutte le palme rispettando quella col nido delle colombe. Nel giorno in cui nacque Diadumeniano, figlio di Macrino, un'aquila gli portò un colombino, ponendolo nella culla; ciò che fu preso come segno fin da fanciullo che doveva essere fatto imperatore. Gli indovini predissero ad Alessandro Severo che sarebbe imperatore, perchè nel giorno in cui nacque, una vecchierella donò a sua madre delle colombe.
Bibliografia
Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928