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Calliroe




Figlia di un re di Calidone, amata svisceratamente da Coreso, sacerdote di Bacco. Sdegnando la giovinetta la passione di Coreso, questi si rivolse al suo Dio, pregandolo di vendicarlo di tanta insensibilità, e Bacco l'acconsentì, facendo diventare in tal modo ubriachi i Calidonesi, da divenire furiosi; perciò consultarono l'Oracolo, il quale rispose, che quel malanno non sarebbe cessato, se non si sacrificava Callirroe, o un'altra, che per lei si offrisse; ma non essendosi alcuna offerta, fu condotta all'altare. Coreso gran sacrificatore nel vederla tutta adornata di fiori, e seguita da tutto l'apparecchio del sacrifizio, preso dal rimorso, invece di rivolgere il coltello contro la vittima, se lo cacciò nel petto, uccidendosi; impietosita da tanto amore, ma troppo tardi, Callirroe si sacrificò per placare l'ombra di Coreso. — Figlia d'Acheloo, e seconda moglie d'Alcmeone.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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