Home


Calzolaio




Il calzolaio, come le altre figure di artigiani, generalmente
non assume una caratterizzazione positiva nel mondo grecoromano
(v. ARTIGIANO).
In coerenza con questa prospettiva, la favolistica lo indica
come il più falso tra gli artigiani, a causa del veleno portato
da Hermes (Esopo 111 Ch.). Anche Fedro, nell’ambito di una
narrazione di origine probabilmente ellenistica, lo descrive
come abile negli inganni: si trasforma in un falso medico e fa
fortuna, contando sulla stoltezza del popolo, ma poi viene
smascherato (1,14). Questa narrazione può avere qualche
attinenza con un proverbio secondo cui il calzolaio non deve
giudicare qualcosa al di sopra della calzatura (cfr. Tosi 1991,
257). Esistono, a questo proposito, aneddoti di varia
provenienza: il pittore Apelle rimprovera, riportandolo alle
sue limitate competenze, un calzolaio che prima lo critica
con ragione per la rappresentazione di una scarpa, ma poi,
inopportunamente, estende le sue osservazioni al resto del
dipinto (Plinio, Naturalis historia 35,85; Valerio Massimo
8,12 ext. 3). Una storia simile vede protagonista il citarista
Stratonico e il calzolaio Minnaco, che si permette di fare
obiezioni di carattere musicale (Ateneo 8,351a). Insomma,
non è bene che il calzolaio esca dalle sue competenze.






Bibliografia


Stocchi C. Dizionario della favola antica, BUR, 2012

Torna agli articoli