Cassandra
Figlia di Priamo re di Ecuba, perdutamente amata da Apollo, che le promise qualunque cosa purché volesse accondiscendere alla sua passione. Ella demandò di conoscere il futuro, e quando ottenne il suo intento, non volle mantenere la parola data, di che Apollo si vendicò facendo che nessuna fede si prestasse alle di lei predizioni, per vere che fossero. Altri dicono che essa ricevesse il dono delle profezie col fratello Eleno, col quale è stata, da fanciulla, messa una notte nel tempio d'Apollo, ove furono entrambi trovati con serpenti attorcigliati ai corpi che loro leccavano le orecchie, ciò che diede loro la facoltà di conoscere l'avvenire. Fu considerata come pazza dai Troiani, e le sue profezie furono spregiate. Quando Troia fu incendiata, cercò asilo nel tempio di Minerva, dove fu trovata da Aiace, che le fece violenza. Nella divisione delle spoglie di Troia. Agamennone, innamoratosi di lei, la prese in moglie e la menò seco in Grecia. Parecchie volte essa gli predisse le sventure che gli toccherebbero al suo ritorno; ma egli non vi badò, e fu ucciso a tradimento insieme a Cassandra da Egisto, che durante l'assenza di Agamennone aveva goduto i favori di sua moglie Clitennestra.
Bibliografia
Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928