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Cicala




I poeti greci si compiacquero di rappresentare la cicala come un animale dalla voce melodiosa, ed è famosa l'ode di Anacreonte, nella quale egli chiama la cicala prediletta di Apollo e aiutata dalle Muse. Platone racconta che certi uomini, incantati dalla voce delle Muse, si lasciassero morire di fame, e che le Dee li convertirono in cicale. Si vuole che presso gli Ateniesi essa fosse il simbolo della grandezza e della nobiltà. I Latini non ebbero tale ammirazione per questo insetto, ne orecchie temprate a gustarne la melodia.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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