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Como




Dio che presiedeva ai conviti e a ogni specie di tripudio e di gozzoviglia. Rappresentavasi sotto forma di un bel giovane, col capo coronato di fiori, acceso di ebbrezza, cascante dal sonno, appoggiato a un'asta che sostiene nella mano sinistra, e tenendo nella destra una fiaccola accessa rivolta verso terra, in modo che sembra bruciarsi con essa le gambe. Questo Dio, o forse un altro dello stesso nome, presiedeva pure agli ornamenti delle donne e della gioventù effemminata, e la sua statua ornata di ghirlande e di fiori collocavasi all'ingresso delle camere nuziali, forse come promotore ai piaceri d'Imene.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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