Danaro
Civetta,
parola che presso gli Ateniesi era sinonimo di danaro. Plutarco
racconta che un servo di Gilippo ebbe a dire che sotto le tegole del
suo padrone dormivano molte civette: perchè Gilippo avendo usurpata una
parte di una grossa somma di danaro affidatagli, per essere portata a
Lacedemonia, la nascose sotto le tegole della sua casa; e, per legge,
non valendo la testimonianza dei servi contro i padroni così, il servo
di Gilippo, con la suddetta astuta allusione, oltre ad accusare il
padrone, senza ridare la legge, rese un servizio agli Ateniesi. Pecora.
Si vuole che il nome di pecunia derivasse da pecora; perchè ogni avere
un tempo si stimava dal numero dei greggi. Il primo conio delle monete
di Severo re dei Romani, portava animali d'ovile. Testuggine. Sulle
monete dei Peloponnesi figurava il motto: Le tartarughe (danaro)
vincono la virtù e la sapienza.
Bibliografia
Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928