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John Dewey




DEWEY JOHN, n. a Burlington (Vermont) il 20 ottobre 1859, m. a New York il 1° giugno 1952. Filosofo, psicologo e pedagogo, insegna dal 1884 al 1894 all’Università del Michigan e successivamente a Chicago. Qui fonda nel 1896 una "scuola-laboratorio", dove sperimenta nuove tecniche pedagogiche che, ispirandosi all’attivismo pedagogico, attribuiscono un maggiore potere decisionale all’allievo, il quale dovrà agire e compiere da solo le proprie scoperte senza subirle passivamente. L’orientamento pedagogico di D. ha la caratteristica di adattarsi allo sviluppo e agli interessi del bambino (genetico), di rispondere ai suoi bisogni (funzionale) e di consentirgli un appropriato contesto di socializzazione (sociale). Dal 1904 al 1929 D. è docente presso la Columbia University di New York. Nell’ultimo periodo della sua vita si interessa anche di politica e fonda un partito di tendenza riformista vicino alle posizioni di Roosevelt. A D. si devono i maggiori sviluppi dell’orientamento pragmatista della filosofia americana. In particolare egli elabora una versione del pragmatismo detta strumentalismo che darà vita, in seguito, alla cosiddetta Scuola di Chicago. Nell’interazione inscindibile uomo-ambiente, il primo opera attivamente in vista del conseguimento dei propri obiettivi e ogni cambiamento produrrà automaticamente una trasformazione di tale interazione. Questo modo di descrivere i fenomeni osservati pone in risalto la dinamicità dell’interazione stessa e si discosta dalle posizioni dell’empirismo classico. Anche la vita psichica è studiata sotto questa prospettiva che ne esalta il valore dinamico e strumentale. Il pensiero, secondo D., è uno strumento usato dall’uomo per far fronte alle necessità della vita e la psicologia derivante da questo orientamento (e meglio nota con il nome di psicologia funzionale) studia l’uomo in azione.


Bibliografia


Carotenuto, A. (a cura di), Dizionario bompiano degli psicologi contemporanei, Bompiani, Milano, 1992

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