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Dissociazione




Nella lingua italiana il termine dissociazione è impiegato nella letteratura psichiatrica, il termine scissione in quella psicoanalitica.

In genere il termine dissociazione designa la distorsione, la limitazione o la perdita dei normali nessi associativi con conseguente incongruenza tra idea e idea, tra idee e risonanza emotiva, tra contenuto di pensiero e comportamento, dove è leggibile una separazione e nel contempo un allacciamento arbitrario tra i diversi elementi della vita psichica.

Per Bleuler la dissociazione è il sintomo fondamentale della schizofrenia. La dissociazione sarebbe però successiva a una dissociazione più originaria che consisterebbe in un vero e proprio disgregamento del processo mentale. Sempre secondo Bleuler il disturbo primario della dissociazione è l'allentamento delle associazioni, il filo che lega le idee e i pensieri viene qui e là reciso, da questo risulterebbe una forma di pensiero irregolare e incoerente.

Jung, allievo di Bleuler, è d'accordo col maestro nel considerare il disturbo secondario della dissociazione come un raggruppamento di idee sotto il dominio di complessi affettivi. Per quanto riguarda il disturbo primario Jung trova impossibile decidere se si tratti di una debolezza primaria della coscienza o di una forza primaria dell'inconscio.



Bibliografia

Galimberti U., Enciclopedia di psicologia, Garzanti, Torino, 1999

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