Home
Disturbi dissociativi
Disturbi dissociativi
La dissociazione è una mancata integrazione di aspetti della percezione, della memoria, dell'identità e della coscienza. Esempi meno importanti di dissociazione, come "l'ipnosi da autostrada" o sensazioni passeggere di "distanziamento" sono fenomeni comuni nella popolazione.
La dissociazione è una difesa nei confronti del trauma ed è spesso presente in persone coinvolte in eventi come incendi, terremoti, incidenti ecc. La dissociazione permette all'individuo di mantenere un controllo psicologico mentre prova una sensazione di impotenza. Le difese dissociative permettono alla persona di distaccarsi dall'evento traumatico e posporre l'elaborazione. Il meccanismo permette di compatimentalizzare l'esperienza per non renderla accessibile.
Sia la rimozione che la dissociazione sono meccanismi di difesa in cui i contenuti della mente sono esclusi dalla consapevolezza. Ma se la barriera della rimozione crea una scissione orizzontale, con trasferimento del materiale all'inconscio dinamico, nella dissociazione si realizza una scissione verticale per cui i contenuti esistono in una serie di coscienze parallele. Inoltre la rimozione è di solito considerata una risposta a desideri proibiti piuttosto che a eventi esterni.
L'amnesia dissociativa e il disturbo dissociativo dell'identità hanno una base psicodinamica comune. La prima implica una incapacità a ricordare importanti informazioni autobiografiche, solitamente di natura traumatica o stressogena. Il disturbo dissociativo di identità invece, precedentemente chiamato disturbo da personalità multiple, comporta una disgregazione della identità caratterizzata da due o più stati di personalità distinti che, in alcune culture, può essere descritta come una esperienza di possessione. Questa disgregazione dell'identità coinvolge una marcata discontinuità del senso del sé e della consapevolezza delle proprie azioni, con alterazioni dell'affettività, comportamento, coscienza, memoria, percezione, cognitività, funzionamento psicomotorio. La diagnosi di disturbo dissociativo dell'identità è particolarmente difficile perché l'80% dei pazienti che ne soffrono presenta solo alcune "finestre di diagnosticabilità", periodi durante i quali la loro condizione è chiaramente comprensibile.
La maggior parte degli esperti è d'accordo sul fatto che il trauma da solo non è sufficiente per causare un disturbo dissociativo dell'identità. Kluft ha proposto una teoria eziologica basata su quattro fattori: 1) nel soggetto deve essere presente la capacità di mettere in funzione questa difesa 2) le esperienze traumatiche devono superare le capacità di adattamento e le consuete operazioni difensive 3) le forme assunte dalle nuove personalità dipendono da influenze plasmatrici e dai substrati disponibili 4) contatti rassicuranti e ristrutturanti non sono disponibili e il bambino prova una profonda inadeguatezza.
Bibliografia
Gabbard, G. O., Psichiatria psicodinamica. Quinta edizione basata sul DSM-5, Raffaello Cortina, Milano, 2015