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Ebe




Figlia di Giove e di Giunone. Era tanto bella che suo padre la elesse a presiedere alla gioventù. Ella ebbe l'incarico di versare nei bicchieri il nettare degli Dei, ma essendo un giorno caduta in modo che la veste le scivolò sul capo, per vergogna, non si lasciò più vedere; e Giove la surrogò col giovinetto Ganimede. I poeti dicono che Ercole, deificato dopo morte, sposasse Ebe, in cielo, con che vollero significare che alla giovinezza va quasi sempre accoppiata la forza. Rappresentasi coronata di fiori e con una tazza d'oro in mano.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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