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Ermafrodito




Figlio di Mercurio e di Venere. Il suo volto ai lineamenti del padre accoppiava anche la bellezza della madre. Essendo un giorno affaticato, si fermò presso una fontana, le cui acque limpide e tranquille lo invitarono a bagnarsi. La ninfa Salmace, che persiedeva a quella fonte, l'amò per lungo tempo e ottenne dagli Dei che i loro corpi rimanessero sempre uniti, formandone uno solo, il quale conservasse ambo i sessi. Gli ermafroditi sono d'ordinario rappresentati negli antichi monumenti con un braccio sotto il capo per significare la loro mollezza. Secondo alcuni, l'ermafrodito sarebbe un'allegoria della natura.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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