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Etere




Idea personificata di una delle sostanze elementari di cui si formò l'universo. Secondo Igino, l'Etere fu, insieme con la Notte, col Giorno e coll'Èrebo, generato dal Caos e dalla Caligine. Secondo Esiodo, era figlio dell'Èrebo e della Notte sua sorella, e fratello del Giorno. I figli dell'Etere e del Giorno erano la Terra, il Cielo e il Mare, e dal suo congiungimento con la Terra nacquero tutti i vizi che distruggono l'umana razza, come pure i Giganti e i Titani Questi ragguagli dimostrano che nelle cosmogenie greche l'Etere veniva considerato come una delle sostanze elementari di cui si formò l'universo. Più tardi venne considerato come l'ampio spazio del cielo, sede degli Dei. Virgilio lo considera come il sovrano signore della natura. Egli dice che nella primavera Etere discende dal cielo, e s'insinua a poco a poco nel seno della terra, e versa sopra di essa una dolce pioggia che la rende feconda.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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