Fava
Gli antichi pretendevano che la fava sia stata il primo legume di cui siansi cibati gli uomini; e secondo gli scrittori latini, re fave erano tenute in una specie di venerazione. Gli Egiziani si astenevano dal mangiar fave; perciò non ne seminavano, nè le toccavano neppure con mano; e i sacerdoti più superstiziosi non o¬savano perfino di guardarle, considerandole come immonde. Pitagora ne aveva interdetto l'uso ai suoi discepoli, egli aveva una venerazione particolare per le fave, perchè servivano alle sue operazioni magiche. Fu detto che le facesse bollire, e le esponesse per alcune notti alla luna finché non si fossero convertite in sangue (si dice che gli antichi credevano che le fave nascessero dal sangue umano, e che i suoi fiori si mutassero in sangue), di cui egli si serviva per scrivere sopra uno specchio convesso ciò che voleva. Allora opponendo queste lettere in faccia alla luna, quando era piena, faceva vedere ai suoi amici lontani, nel disco di quest'astro, tutto ciò che aveva scritto sullo specchio. Vuoisi che Pitagora avesse preferito lasciarsi uccidere da uomini che l'inseguivano, al salvarsi attraverso un campo di fave.
Bibliografia
Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928