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Fecondità




Nei giuochi Lupercali, in una spelonca si sacrificava un cane al dio Pane; dove lascivamente giovani nudi portavano in mano delle sferze, formate di strisele di pelle delle capre immolate, e le donne spontaneamente si offrivano a essere con quelle battute, credendo così divenir feconde.
Animali: Coniglio, per la sua fecondità straordinaria. Gallina e uovo; perchè la gallina depone un uovo al giorno e alle volte da uno solo nascono due pulcini. Dicesi che presso i Macedoni esistesse una gallina, che in una sola volta facesse diciotto uova, e, covatele, da ciascuno ne uscissero due pulcini. Lepre. Secondo una credenza antica, la natura fu tanto prodiga di fecondità a questi animali, da dar loro la virtù di generare tanto i maschi quanto le femmine, senza il loro reciproco concorso. Pecora. Quando le matrone mettevano alla luce dei gemelli, sacrificavano a Giunone, protettrice dei parti e patrona dell'abbondanza dei regni, una pecora con due agnelli legati insieme. — Vegetali: Senape, perchè il suo piccolo seme, seminato in terra feconda, produce una pianta più grande di tutti gli altri semi simili; così, un piccolo principio, produce grande abbondanza. Gesù Cristo disse che chi avrà tanta fede quanto è un grano di senape, al suo comando farà muovere i monti, e farà tutto ciò che per virtù, o immaginazione d'alcuno non sembra possibile a farsi.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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