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Fico




Dicesi che sotto un fico venissero allattati Romolo e Remo da una lupa, e celebre perciò divenne quest'albero. Tacito racconta che dopo aver questo esistito 830 anni, seccò, poi fu veduto a rinverdire. Il fatto è che il fico della piazza romana fu qui ri piantato per conservare la memoria di quello sotto il quale, per popolare tradizione, volevasi che fossero stati allattati Romolo e Remo. Non tagliavasi mai, e si lasciava morire di vecchiaia. Quando era Isecco, i sacerdoti ne sostituivano un altro. Si chiamava ruminale, da ruma, mammella. Il fico detto Navio era quello che Tarquinio Prisco fece a Roma piantare nel comizio ove l'augure Azio Navia aveva bon un rasoio tagliato in due parti una cote.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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