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Michel Foucault




FOUCAULT MICHEL, n. a Poitiers il 15 ottobre 1926, m. a Parigi il 25 giugno del 1984. Filosofo, strutturalista, "archeologo dei saperi", come è spesso definito in seguito alla sua ricerca genealogica dei fondamenti della cultura, saggista letterario, F. insegna dal 1970 Storia dei sistemi del pensiero al Collège de France, la più prestigiosa istituzione culturale francese. Autore di numerosi volumi di elevato interesse culturale, F. è molto noto in ambito psicologico per un lavoro del 1961, Storia della follia nell’età classica, nel quale delinea un quadro storico della follia, alla luce dei suoi rapporti con la società che dal Medioevo in poi la segrega ai margini, a causa del suo potere eversivo. La ricerca di F. si orienta sempre più negli anni verso la scoperta "archeologica" di tutti quei "dispositivi" culturali che funzionano, in un dato momento storico, come "risposta a una urgenza" e svolgono "una funzione strategica dominante". Il fine dei dispositivi è quello di nascondere attraverso tattiche discorsive (loquaci) il silenzio della malattia. Ciò che per F. si nasconde dietro i dispositivi, risolvendo ogni loro contraddizione - contraddizione che non può essere localizzata con precisione - è il silenzio del potere il quale non parla nessun linguaggio in particolare poiché è la condizione stessa del linguaggio. Il potere parla tutti i linguaggi e si contrappone al silenzio della verità.. Nell’ultimo periodo della vita, F. indirizzerà gli studi verso la sessualità, campo d’indagine ricco d’interesse per gli psicologi.


Bibliografia


Carotenuto, A. (a cura di), Dizionario bompiano degli psicologi contemporanei, Bompiani, Milano, 1992

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