Frode
Apelle la personificò in una donna (vedi Calunnia); mentre Dante la raffigura in un serpente con la testa d'uomo e la coda che termina in scorpione.
Immagine
degli ingannatori e fraudolenti, che nello aspetto si mostrano benigni,
di modi piacevoli e modesti, ma le cui azioni finiscono per rivelarsi
piene di mortifero veleno. — Corvo con una pietra nel becco, vicino a
un vaso. Dicesi che in Libia si usa conservare l'acqua in recipienti di
terra, in forma di anfora, che vengono esposti scoperti sui tetti, e
che i corvi, assetati, non trovando acqua altrove, volano a questi vasi
e bevano introducendo la testa nell'apertura; ma quando si accorgono
che l'acqua si abbassa, vanno in cerca di certe pietruzze che lasciano
cadere nel vaso, per far risalire l'acqua alla portata del becco. Rame
Bibliografia
Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928