Home


Gabbiano




Gli antichi non sembrano considerare i gabbiani in modo
positivo: ad esempio, secondo Artemidoro essi conducono i
naviganti in pericolo (Sull’interpretazione dei sogni 2,17). Il
loro simbolismo è connesso con l’acqua.
Proprio questa caratteristica li fa diventare personaggi da
guardare con sospetto nella tradizione favolistica, che
generalmente giudica in modo negativo chi vuole vivere una
condizione ambigua (ad esempio, il granchio della favola 150
Ch.). Così, il gabbiano che ingoia un pesce finisce per morire
giustamente, perché, pur essendo un animale d’aria, ha
cercato da vivere sul mare (Esopo 193 Ch). Il fatto che
mangi i pesci colpisce gli antichi: Eliano sottolinea che i
gabbiani divorano il pesce pilota (De natura animalium
15,23). Lo stesso Eliano (3,20) ricorda una caratteristica dei
gabbiani che trova paralleli in altri uccelli della tradizione
esopica: portano in alto le conchiglie e le rompono sugli
scogli (stessa immagine dell’aquila che vuole espugnare il
guscio della tartaruga: cfr. Fedro 2,6). La favola più curiosa,
d’altra parte, è quella in cui il gabbiano si dà al commercio,
in società con il rovo e con il pipistrello, ma la navigazione
finisce in un naufragio (Esopo 250 Ch.). Questo spiega
perché il gabbiano vive sempre sulle coste: vuole vedere se il
mare restituisce il rame che l’uccello intendeva vendere.






Bibliografia


Stocchi C. Dizionario della favola antica, BUR, 2012

Torna agli articoli