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Gatto




Raccontasi che un giorno il gatto di Maometto si era accucciato sulla manica penzolante della sua veste, e sembrava meditarvi così profondamente, che il profeta, sollecitato a recarsi alla preghiera, e non osando distoglierlo dalla sua estasi, tagliò la manica del suo vestito. Al suo ritorno trovò il gatto il quale rinveniva dal suo assopimento estatico, e che, alla vista della manica tagliata, accorgendosi della tenerezza del suo padrone, si alzò per fargli riverenza, con la coda ritta, e piegò la schiena in arco per testimoniargli maggior rispetto. Maometto, che capiva benissimo ciò che tutto questo significava, assicurò al prediletto gatto un posto nel paradiso. Poi passandogli tre volte la mano sulla schiena, gli comunicò per contatto la virtù di non mai cadere che sulle quattro zampe.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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