Giganti
Figli
del Cielo e della Terra. Esiodo li fa nascere dal sangue che stillò
dalla piaga di Urano. Avevano una mostruosa statura, grande forza, lo
sguardo terribile e feroce, lunghi i capelli, gran barba, in luogo di
gambe due serpenti che terminavano dalla parte della testa, e alcuni
avevano anche cento braccia e cinquanta teste. Ebbero l'ardire di dar
l'assalto al cielo per detronizzare Giove, e a questo scopo lanciarono
contro gli Dei enormi scogli, alcuni dei quali cadendo in mare
divenivano isole, e gli altri cadendo sul suolo formavano delle
montagne. Giove stesso, atterrito alla vista di uomini così
formidabili, chiamò in sua difesa gli Dei, ma quasi tutti se ne
fuggirono in Egitto, dove per timore si nascosero sotto la figura di
diversi animali. Un antico oracolo aveva predetto che i Giganti
dovevano essere invincibili e che nessuno degli Dei potrebbe togliere
loro la vita, almeno che non chiamassero qualche mortale in aiuto.
Avendo Giove vietato all'Aurora, alla Luna e al Sole di scoprire i suoi
disegni, ne prevenne la Terra, la quale cercava di sostenere i propri
figli, e per consiglio di Minevra mandò in traccia di Ercole perche
venisse a soccorrerlo. Assecondato da questo eroe, giunse a sterminare
i Giganti, precipitandoli nel Tartaro, o, secondo altri, li seppellì
vivi, parte sotto l'Etna, parte in diversi paesi.
Bibliografia
Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928