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Gnomi




Popolo fantastico, inrisibile, di natura benigna, ma pieno di astuzia. Secondo i cabalisti, l'impero del fuoco sarebbe stato da Dio assegnato alla salamandra, quello dell'aria ai silfi, quello delle onde agli ondini. e quello della terra, non però alla sua superfide, ma dalla sua crosta al centro, ai gnomi. Questi geni di piccola statura, la cui scala può decrescere alle proporzioni più minute sono, eccetto le femmine, alquanto deformi. Essi dimorano nelle fessure metalliche del globo, nelle grotte cristalline, sotto le rocce sottomarine, luccicanti per verdognole stalattiti ; e non fanno che sonnecchiare leggermente sotto le volte d'oro e d'argento delle miniere di cui sono i guardiani. Le loro mogli, le gnomidi, sono di una statura di 25 centimetri, ma di una grazia e di una bellezza indescrivibile. Un dolce sorriso tiene sempre semiaperta la piccola loro bocca; la loro voce argentina rende immagini del suono della più sottile corda di un'arpa; esse vestono abiti strani, bizzarri, come quelli di un altro mondo, ma abbaglianti per mille riflessi e di incantevole splendore. Taciturne per loro natura, la presenza loro sotterranea e talora rivelata da leggero scalpiccio delle loro bab-buccie, che tutte portano, formate l'una di uno smeraldo e l'altra di un rubino incavati, ove imprigionano i graziosi loro piedini, bianchi come gli strati d'alabastro su cui camminano. Al pari dei loro mariti, queste vezzose creature hanno l'ufficio loro, ed è quello di stare a guardia dei diamanti, delle pietre preziose e dei cristalli che la terra nasconde nel suo seno.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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