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Ifigenia




Figlia di Agamennone e di Clitennestra. Avendo una calma ostinata trattenuto troppo lungo tempo l'armata greca nel porto di Aulide, Calcante, gran sacerdote, rivelò che Diana, sdegnata contro Agamennone che aveva uccisa una cerva a lei sacra, ricusava ai Greci il vento favorevole, e che per placarla si doveva versare sangue di una principessa della sua famiglia. Agamennone esitava, ma data l'importanza della spedizione che doveva recarsi a Troia, acconsentì di sacrificare la propria figlia, la quale, nell'atto che il sommo sacerdote stava per ferire la vittima, fu da Diana rapita, facendo comparire in sua vece una cerva. Ifigenia fu trasportata nella Tauride, ove si fece sacerdotessa di Diana, e alla quale la Dea diede l'incarico di sacrificare tutti i forestieri che approdavano in quei lidi inospitali, allorché Oreste capitò in Tauride, il quale, in espiazione del commesso matricidio, era stato condannato da Apollo di andare nella Tauride a rapire la statua di Diana e trasportarla nell'Attica. Egli vi si recò con Pilade, ed essendo stati presi, dovevano essere sacrificati entrambi; quando Ifigenia, udito che erano d'Argo, offerse di salvare uno di essi se volesse portare una lettera a suo fratello Oreste. A tal nome avvenne il riconoscimento, e poi un accordo intorno al mezzo di salvarsi. Deluso intanto Toante, re della Tauride, col pretesto di una supposta espiazione delle vittime da farsi sulla spiaggia del mare, s'imbarcarono insieme, portando seco la statua di Diana; dopo di che Oreste fu libero dalle agitazioni delle furie.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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