Iside
Divinità
Egiziana, la quale, in principio, sembra essere stata la Dea delle
popolazioni che abitavano la parte paludosa del Delta. Si vuole che per
virtù propria avesse concepito e generato suo figlio Oro. Le tradizioni
popolari, poi la teologia la maritarono, dai tempi più antichi, a
Osiride, suo fratello, al quale diede Oro. Quando Osiride divenne re
d'Egitto, Iside salì con lui al trono dei viventi: e dicesi che abbia
inventato la medicina, unite le donne ai mariti con dei legami
legittimi, e mostrò il modo di macinare il grano fra due pietre per
fare il pane; e che fosse la prima a tessere e imbiancare la tela.
Osiride, partendo alla conquista dell'universo, le affidò il governo.
Quando al ritorno egli fu assassinato da suo fratello Tifone, Iside si
tagliò i capelli, stracciò le sue vesti, e partì in cerca del cadavere
di suo marito. Essa lo trovò, lo mise al coperto sotto l'ombra di
un'acacia gigantesca, poi ritiratasi nelle paludi di Buto, diede alla
luce il figlio Oro (vedi Osiride). Avendo Oro raggiunto l'età per
vendicare suo padre, Iside partecipò nella sua lotta vittoriosa contro
Tifone, poi essa raggiunse Osiride nel suo impero oltre tomba. Iside,
in principio, non aveva altra forma che quella di una donna,
rappresentata talvolta sola talvolta in compagnia del bambino Oro.
Questa Dea fu identificata con la maggior parte delle divinità madri, e
le si diede la forma di donna con la testa di vacca. In Egitto fu anche
presa per la Luna, rappresentandolaI con due cornetti di bue; allusione
a Io, trasformata in giovenca, e, in questo caso, le diedero nella mano
destra il sistro, e nella sinistra un vaso. E alcuni credettero che
quest'immagine rappresentasse il Genio dell'Egitto, in cui il sistro
simboleggiasse il rumore della invasione delle acque del Nilo, e il
vaso l'acqua fertilizzatrice di quelle regioni. Altri la ritennero
simbolo della Natura, soggetta al Sole (Osiri), perciò la facevano
carica di mammelle.
Bibliografia
Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928