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Emil Kraepelin




KRAEPELIN EMIL, n. a Neustrelitz il 15 febbraio 1856, m. a Monaco il 7 ottobre 1926. Noto per aver classificato le varie forme di disturbo mentale (nosografia psichiatrica), attribuisce il nome di "dementia praecox" a quella che più tardi, nel 1911, sarà detta da Bleuler "schizofrenia". Gli attuali manuali di psichiatria ancora conservano la fondamentale divisione da lui creata tra psicosi maniaco-depressiva e "dementia praecox". È psichiatra nel manicomio di Monaco, lavora a Lipsia con l’amico W. Wundt, insegna psichiatria a Dorpat, a Heidelberg e infine a Monaco, dove dirige anche la Clinica psichiatrica fino alla morte. Dirige dal 1894 la rivista Psychologische Arbeiten. Il lavoro di K. rappresenta il tentativo più sistematico di revisione epistemologica e di organizzazione del sapere psichiatrico. All’interno della multiformità di quadri nosografici che costituivano entità separate, K. trova l’elemento che li accomuna utilizzando i criteri della varietà sintomatologica, del decorso, dell’esito e delle differenze costitutive stabilite in base alla prognosi. Inoltre, attraverso l’introduzione del concetto di "processo morboso", K. non tiene conto solo del sintomo manifesto in fase diagnostica, ma concentra la propria attenzione sul decorso della malattia. La sua opera, spesso criticata, ha rappresentato senza dubbio la chiave di volta della psichiatria moderna.


Bibliografia


Carotenuto, A. (a cura di), Dizionario bompiano degli psicologi contemporanei, Bompiani, Milano, 1992

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