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Latona




Divinità adorata in Delo, in Argo, nelle Gallie e in parecchi altri luoghi. Ma prima di giungere in cielo e di ricevere gli omaggi dei mortali fu molto tormentata da Giunone. Per quelli che vedono nella mitologia i simboli di rivoluzione sociale, Latona segnerebbe un'era nuova della civiltà. Era figlia del Titano Ceo, e di Febea. Giove l'amò, e questo Dio che succede a Saturno indicherebbe un nuovo ordine di cose fra gli uomini. Giunone aveva fatto nascere il serpente Pitone per punire la sua rivale, e aveva fatto giurare alla Terra di non darle asilo. Sono questi gli ostacoli che incontrano sempre gli innovatori. Nettuno, impietosito dal lungo errare di Latona, fece sorgere dal mare l'isola di Delo, dove ella si rifugiò, e all'ombra degli olivi partorì Diana e Apollo. Dal nascondersi che fece (latere) le derivò il nome di Latona. Quell'isola è culla di due divinità, l'una delle quali, Diana, insegna il pudore e la virtù della castità, il quale insegnamento annuncia migliori costumi; e l'altra, Apollo, introduce la coltura delle arti, della musica e della poesia; ingentilisce gli spiriti selvaggi ed è Dio delle nove Muse che spandono nel mondo l'amore di tutte le discipline liberali.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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