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Luna




Così chiamavasi Diana in cielo. Rappresentasi con le braccia bianche, la testa leggiadramente ricciuta e ornata di un diadema di raggi, sorgente dalle onde dell'Oceano su un carro tiralo da due cavalli bianchi, o uno nero e l'altro bianco; perchè la luna si vede di notte e di giorno. Fidia la figurò come una, donna a cavallo. Si dice che nel tempio di Giunone Olimpia esistesse un'effigie della Luna con le ali, la quale teneva una pantera con la mano destra e con la sinistra un leone. E si vuole che le ali fossero simbolo del rapido corso della luna intorno alla terra, la pantera rappresentasse le varie sue fasi, e il leone, la forza del sole, da cui essa s'illumina. La luna, per attributo, ha la mezzaluna in testa, di cui la parte posteriore è generalmente velata; e porta una fiaccola in mano. — Giovenca. Lauro. Papavero. Consacrati alla Luna. Vedi Iside.







Bibliografia

Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928

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