Lussuria
Animali:
Cavallo. Leggesi che gli antichi chiamavano ippobino (da hippos,
cavallo) un uomo eccessivamente libidinoso, e che quando volevano
tacciare qualcuno di estrema lascivia e smisurata lussuria, solevano
usare il soprannome di ippopornone, cioè stallone. Anche Esichio
Gerosolimitano chiamò i fornicatori stalloni. Un profeta diede all'uomo
la voce di cavallo, per indicare in lui la lussuria simile a quella di
questo animale. Coccodrillo, che gli Egiziani ritenevano animale
fecondissimo e talmente libidinoso da credere che i denti della sua
mascella destra legati al braccio destro, incitassero e spingessero
alla lussuria. Inoltre volevasi che il muso e i piedi del coccodrillo
messi nel vino bianco, e così bevuto, avesse la virtù d'infiammare
nella lascivia. Colomba. Allusione alla lussuria di Semiramide, la
quale dicesi allevata da una colomba, e poi in colomba trasformata, e
sotto questa forma adorata dagli Assiri. Si vuole che questa regina
fosse stata talmente invasa dalla libidine, che, oltre a darsi ai
pastori e ai re, s'innamorasse di un cavallo. Porco. I Greci trassero
dalla parola porco un verbo corrispondente alla lussuria, che significa
sottomettere il corpo a disonesto e abominevole guadagno; inoltre, col
nome di porco, denotavano la natura della donna. — Vegetali: Fiori,
specialmente rossi. — Diversi: Alettoria, pietra che gli antichi
credevano si formasse nel fegato del gallo vecchio. Cofano, pieno di
gioie. Mare, per la sua acqua salata; e che gli Egiziani evitavano con
la massima cura attribuendogli la proprietà d'incitare alla lussuria.
Aristotile dice che se i topi rosicchiano il sale, diventano pregni.
Venere sorse dal mare.
Bibliografia
Ronchetti G., Dizionario illustrato dei simboli, Hoepli, MIlano, 1928